Nel cuore pulsante di Bologna ‘La Dotta’, sede della più antica università del mondo, Palazzo Boncompagni è un autentico scrigno d’arte, che vive a pochi passi da Piazza Maggiore, nella silenziosa e appartata via del Monte, a pochi passo dall’andirivieni di Via Indipendenza. In occasione di Arte Fiera 2020, l’artista Margherita Paoletti, ha pensato proprio a Palazzo Boncompagni come contenitore di eccezionale bellezza per la mostra “Il Giardino Abitato’.
Palazzo Boncompagni e “Il Giardino Abitato”: ovvero l’arte nell’arte
Il concetto di “inclusione”, appartenenza, scoperta. Così Palazzo Boncompagni, opera d’arte, ha accolto al suo interno la mostra “Il Giardino Abitato” di Margherita Paoletti nella splendida Sala del Papa e nei suggestivi spazi adiacenti. In occasione di Arte Fiera 2020, Margherita Paoletti, artista, illustratrice e designer, ha pensato a una mostra ‘site specific’ per la Sala del Papa di Palazzo Boncompagni in via del Monte 8: la stessa in cui Papa Gregorio XIII – che legò il suo nome alla riforma del calendario del 1582 – teneva le audizioni al pubblico durante sue visite a Bologna (www.palazzoboncompagni.it). Proprio qui, in questo luogo evocativo e ricco di suggestioni, l’artista ha dato vita a una sorta di ‘dialogo’ tra i colori degli affreschi di Pellegrino Tibaldi e i raffinati cromatismi dei suoi dipinti.
Il vernissage “Il Giardino Abitato” di Margherita Paoletti è stato un evento organizzato nell’ambito di “Booming Contemporary Art Show” ed è curato da Simona Gavioli e Camilla Nacci. Ma conosciamo meglio l’artista prima di addentrarci nel suo “giardino” metafisico ed onirico, eppure così tangibile. Margherita Paoletti è artista, illustratrice e designer. Dopo il diploma presso l’Istituto Europeo di Design di Roma continua i suoi studi in Europa per poi concluderli a Urbino con un master in Illustrazione e Design Grafico. Vive tra Londra e Rovereto dove lavora in maniera certosina in diversi campi dell’arte, dalla pittura alla scultura in ceramica sino alla progettazione di gioielli.
Palazzo Boncompagni ha accolto in un caldo abbraccio d’arte il “Giardino Abitato” di Margherita Paoletti. Un giardino abitato da “forme uniche nella continuità dello spazio”.. Un giardino che si arricchisce di figure femminee e femminili. Il corpo di queste sembra contenere uno “sturm und drang” davvero potente, che alla fine si rifà al concetto di giardino interiore. I giardini interiori esplodono travolgenti ma sempre all’interno di confini ben tracciati, come quelli architettonici. Le finestre che arricchiscono i dipinti sono metafora dell’introspezione, lavoro arduo che ognuno dovrebbe portare a termine. In questi giardini il tempo sembra sospeso eppure tende, in atto ed in potenza, all’infinito.
Ringraziamo Palazzo Boncompagni per aver regalato anche ai lettori di Zankyou la magnificenza non solo della sua struttura ma anche di una mostra evento unica. Perché dove batte il cuore, l’arte ha terreno fertile!
Seleziona i fornitori che desideri contattare
Non vuoi perderti le ultime novità per il tuo matrimonio?
Iscriviti alla nostra newsletter
Lascia un commento