Abbiamo intervistato Debora Corvaia di Couple Creative Photo, fotografa professionista che si rifà ai principi del reportage e della fotografia documentaristica: fotografare ciò che accade durante la giornata cogliendo spontaneità ed emozioni. Le abbiamo chiesto di raccontarci come iniziò questa bellissima storia, il concept del brand, i trend che ci attendono per quest’anno e alcuni consigli per scegliere il fotografo adatto per il matrimonio.
1. Quali sono stati i primi passi verso il settore del wedding?
“L’incontro con Letizia Battaglia, avvenuto ormai quasi 10 anni fa, è stato ciò che mi ha spinto a fare i primi passi verso il mondo della fotografia. In un secondo momento ho iniziato a capire quale fosse la mia giusta locazione. Cercavo qualcosa che mi emozionasse per poter a mia volta emozionare tramite la fotografia.”
2. Cosa ti ispira maggiormente nel momento di uno scatto fotografico?
“Come dicevo l’emozione per me è la fonte di ispirazione più potente. La mia è una fotografia introspettiva, ho bisogno di vivere e sentire le emozioni per poterle catturare.”
3. Cosa pensi differenzi il tuo lavoro da quello di altri fotografi?
“Credo che a differenziare un fotografo da un altro (studi, tecnica, formazione e ricerca a parte) sia la sua essenza, la sua anima, la sua sensibilità, il modo in cui riesce a farsi toccare da ciò che accade, e i suoi occhi, il modo di vedere il mondo e in questo caso l’amore.”
4. Quali sono le difficoltà più comuni nel momento in cui fotografi un matrimonio?
“L’unica difficoltà è smorzare la tensione data dal giorno in sè, e ricordare agli sposi di viversi quello che per loro sarà il giorno più bello delle loro vite. Ma viverlo a modo loro, facendo ciò che realmente desiderano fare, e mettendoci dentro tutte le emozioni che stanno provando, senza nessuno che gli dica cosa fare e che li limiti dunque nelle emozioni che dovrebbero provare. Solo così riuscirò a catturare le loro emozioni e a parlare di LORO nei miei scatti, ottenendo un risultato veritiero, narrativo ed emozionante.”
5. Quale momento durante le nozze ti emoziona maggiormente immortalare?
“Senza alcun dubbio il momento che riesce ad emozionarmi maggiormente è quello che riesce ad emozionare maggiormente gli sposi. Può essere qualsiasi momento, lo scopro di volta in volta durante il giorno delle nozze, una vera sorpresa!”
6. Come pensi cambierà il matrimonio nei prossimi mesi con il tema Covid-19?
“Il Covid-19 sicuramente segnerà una seconda stagione limitante, con tante difficoltà ma anche con tanto da raccontare. Le distanze tra le persone amplieranno le emozioni, e noi saremo lì a raccontarle nel migliore dei modi.”
7. Come vivi questo periodo pieno di soddisfazioni in un momento in cui il settore del wedding è in sofferenza?
Il 2020 per voi di Couple Creative Photo si è chiuso con un grande riconoscimento ovvero la vittoria del premio internazionale ZIWA 2020 e per te Debora il 2021 è stato un susseguirsi di premi e riconoscimenti personali per citare alcuni: un tuo reportage è stato citato come uno dei migliori reportage di nozze del 2020 tra migliaia di lavori realizzati in tutta Europa. Sei stata inserita nella prestigiosa associazione WPE per prendere parte su invito alla World Cup International Photography e ultimo, ma non per questo meno importante, sei stata citata tra le 21 migliori fotografe d’Italia in rappresentanza unica della Sicilia…
“I premi e i riconoscimenti per me non sono mai stati il traguardo da raggiungere ma la conseguenza del durissimo lavoro svolto ogni giorno con costanza e determinazione per cercare di dare il massimo ad ogni prestazione. Ammetto però che ho sempre avuto ben a fuoco ogni traguardo raggiunto, faccio fotografia con lo scopo di lasciare il segno ed è ovvio che senza stimoli non si ottiene mai nulla… In un certo senso però io non ho mai smesso di crederli raggiungibili questi traguardi e loro sono arrivati in un lasso temporale che nessuno poteva prevedere e questo sicuramente ha sorpreso anche me. In un momento del genere, inoltre, sono ancora più fiera e orgogliosa di rappresentare la mia terra e soprattutto un settore, perché dopo anni di battaglie, dovute alla mancanza di considerazione del genere femminile in questo settore, per me è una sorta di piccola rivincita!”
8. Quando si parla di rivincita a cosa ti riferisci in particolare? Personale o c’è qualcosa di più?
“Rivincita personale, perché per me e per noi in generale, non è stato facile farci riconoscere in una piazza complicata come quella palermitana, dove c’è tanta concorrenza e dove la donna non è molto considerata in un mondo prevalentemente maschile. Ma è anche una rivincita di un intera categoria perché oggi finalmente si inizierà a guardare la donna come un professionista da rispettare perché l’unico metro di giudizio e valutazione nel 2021 non può essere il genere a cui si appartiene ma solo il merito, il valore e lo spessore del professionista e noi donne non abbiamo nulla da invidiare a nessuno!”
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