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Per chi l'ha visto e per chi non c'era: ecco com'è andato il nostro primo Web&Weddings by Zankyou

Per chi se l'è perso, ecco il resoconto dell'evento, certi che questo Web&Weddings by Zankyou sia solo il primo di una lunga, lunghissima serie.

  • Dopo il matrimonio
  • Milano

Forse non tutti ricordano che meno di una decina di anni fa Zankyou era una start-up composta da una manciata di persone che desideravano offrire un servizio che mancava per venire incontro a un nuovo tipo di target che si stava delineando: potremmo canticchiare che eravamo 8 amici al PC che volevano cambiare il mondo… del wedding! Ebbene, ora siamo una realtà consolidata, presente in 23 Paesi nel mondo, tra Europa, Stati Uniti, America Latina, India, Canada e Australia, e solo nella nostra sede principale siamo circa 200 persone di tutte le nazionalità (ed io ho l’onore di essere parte del progetto dal giorno uno, e di essere cresciuta con e dentro l’azienda). Come è stato possibile tutto ciò in soli 8 anni, peraltro in una fase in cui le start-up spuntavano come funghi e alla stessa velocità scomparivano? Sicuramente anche grazie alla volontà di stare al passo con i tempi e venire incontro
alle esigenze reali di un pubblico sempre più social e sempre più connesso.

La nostra storia

Da 7 a 200, ecco come è cresciuto Zankyou in 8 anni

Da queste considerazioni è nata l’esigenza di esplorare insieme ai professionisti che gravitano attorno al mondo nuziale le opportunità offerte dall’avvento di social, lasciando la parola a chi di epoca 3.0 se ne intende eccome. Così, dopo i nostri ormai già mitici Wedding Club by Zankyou che ci stanno permettendo di scoprire gli scorci più belli d’Italia chiamando a raccolta le eccellenze del settore con cui valutare i punti forti (e deboli) delle nostre Regioni nell’ambito del Wedding Destination, a questo giro ci siamo spinti oltre per pensare a un nuovo format che permettesse a docenti e esperti di confrontare competenze tecniche e esperienze.

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Come promuovere il proprio business in epoca 3.0? Come ci aiutano Facebook, Instagram, Pinterest a stare al passo con i tempi, anzi ad anticiparli? Come raggiungere un pubblico in continua evoluzione? IED Milano ha accolto la sfida e lo scorso 6 novembre, nonostante il meteo decisamente poco clemente, circa 150 fornitori nuziali ed addetti ai lavori ci hanno raggiunto per un momento di confronto davvero unico. Il sold out su Eventbrite – dove era necessario registrarsi – e il pubblico connesso da casa grazie alla diretta dell’evento in live streaming ci hanno confermato che la direzione è quella giusta.

SalvareGli speaker del nostro primo Web&Weddings by Zankyou (Foto: Dafne Giacobbe - Weddings&Dreams)
Gli speaker del nostro primo Web&Weddings by Zankyou (Foto: Dafne Giacobbe – Weddings&Dreams)

Ha aperto la serata una mia breve introduzione su come Zankyou sia diventato il nome di riferimento internazionale nel mondo dei matrimoni anche grazie alla definizione della propria brand identity; lungi dall’essere ‘le Pagine Gialle del wedding’ lavoriamo ogni giorno per essere la piattaforma di comunicazione tra coppie di futuri sposi e professionisti di alta qualità, grazie a  una directory di fornitori selezionatissimi, supportati da un magazine che propone temi utili e originali, coinvolgendo guru e influencer di moda e lifestyle. Un servizio pratico, elegante e interattivo, che risponde alle esigenze di un pubblico social, e che grazie alla nostra APP può organizzare in pochi click tanto la lista nozze come i tavoli degli invitati, così come scegliere i fornitori per organizzare il Big Day.

Qualche breve slide sui nostri numeri, il video della nostra APP che in 30 secondi spiega come organizzare le nozze ai tempi dei click, e passo la parola alla padrona di casa, esperta tanto di web come di wedding, i due focus su cui verte l’incontro: Ornella D’Angelo, docente Wedding and Private Events allo IED dal 2009 e titolare di Pepper Diva Unconventional Banqueting di Bianco e d’Avorio  sottolinea l’importanza di una comunicazione efficace, attuale e smart per chi desidera promuovere la propria attività. “Quando ho iniziato 20 anni fa eravamo noi professionisti a dettare le regole, ora il panorama si è completamente capovolto” ci spiega e ci presenta Marcello Signore, Influencer Strategist e Content Specialist per AKQA Italia e new entry del corpo docente dello IED che da marzo terrà un corso di Influencer Marketing, che ci parlerà di wedding-storytelling partendo da una rivelazione: un operatore del settore è già un influencer e uno story-teller per il proprio tipo di attività, a differenza di tante altre categorie che offrono servizi.

SalvareFoto: Michele dell'Utri
Foto: Michele dell’Utri
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Foto: Michele dell’Utri
SalvareFoto: Michele dell'Utri
Foto: Michele dell’Utri

Un operatore del wedding crea un legame di fiducia con il proprio cliente, è insito nel suo DNA; e da qui scaturisce l’esigenza di lavorare ogni giorno per comunicare la propria identity senza essere autocelebrativi, nel rispetto in primis della privacy dei propri clienti e in armonia con l’idea che si desidera comunicare. “Trovare la propria identità suona molto newage – ironizza Marcello – ma è il passo fondamentale per stare a galla nel mondo del web: chi siete e cosa volete dire devono essere chiari per far perno sulla vostra unicità e creare i valori del vostro business”. In sostanza, bisogna trovare qualcosa da dire e come dirlo, e qui subentra l’importanza dei Social Media come valido strumento di lavoro per i professionisti del Wedding Planning: dallo studio dei competitor, utile per mettere a fuoco cosa fare e cosa NON fare in questo mondo interconnesso in cui vivamo, all’analisi dei feedback che circolano in rete sulla nostra attività, senza snaturare il proprio value branding. Una Influencer Strategist efficace non si limita di certo al conteggio di visite al sito o di likes ai nostri post, ma va oltre; è un processo in continua trasformazione volto a creare una community che, attraverso un piano editoriale, uno story-telling virtuoso e una social media strategy, rispecchi il brand e corrisponda al nostro messaggio per arrivare a potenziali nuovi clienti.

SalvareFoto: Michele dell'Utri
Foto: Michele dell’Utri

Numerose le mani alzate per Marcello, con domande sulla gestione dei profili social, su come coinvolgere i propri clienti nel passaparola virtuale al fine di far circolare sempre di più il nome del nostro brand, sul come alleggerire un’ottica autoreferenziale.

SalvareFoto: Michele dell'Utri
Foto: Michele dell’Utri
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Foto: Michele dell’Utri
SalvareFoto: Michele dell'Utri
Foto: Michele dell’Utri

Ci addentriamo quindi nel mondo wedding analizzando da vicino due esperienze per certi versi opposte: da un lato la primissima Wedding planner certificata d’Italia Monia Re, direttore artistico di Kairós Eventi, ci racconta come si sia evoluta questa complessa professione durante i suoi 11 anni di attività, quando i social erano una realtà lontana e un blog era uno strumento unico quanto raro. “Solo nel 2010 ho aperto un profilo Facebook a cui mi sono appassionata e da lì i vari profili fino a Instagram del 2015; era un modo per esserci, ma era necessario avere una strategia all’interno della micro/macro-area in cui lavoravamo”. Il mercato web del wedding ad un certo punto ha subito una saturazione dei blog, e purtroppo tanti di questi neanche così interessanti – sottolinea giustamente Monia, che nella sinergie di forze crede tanto nel settore nozze in cui opera, come nelle sue attività parallele, quali l’evento giunto già alla sua terza edizione L’Orto dell Arti, dedicato a laboratori, corsi, seminari e incontri dove coltivare le più diverse passioni.  Da qui il sorriso solare per cui è nota si illumina condividendo con il pubblico la sua strategia 3.0, che nei social trova ampio riscontro soprattutto grazie alle foto legate al backstage, dove si racconta il mood dell’evento sbirciandone il dietro le quinte; grazie a Instagram, Monia ci racconta di trovare contatti di nuovi sposi stranieri, mentre Facebook – tutt’alto che morto come qualcuno ha insinuato dal pubblico – ha un approccio diverso, ma comunque fondamentale nell’unire le forze tra fornitori di qualità.

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Foto: Michele dell’Utri

Dalle parole di chi era wedding planner in epoca in cui bisognava quasi spiegare in cosa consistesse la professione, all’evento più social del pianeta wedding, è l’ora di concludere gli speech con la testimonianza di The Love Affair, l’evento/anti-evento che ha letteralmente rivoluzionato il concept del matrimonio tramite un ‘nido di creatività’ semplicemente unico. I saluti di Cristina Di Giovanna di Le Jour du Oui avvengono via video, mente in sala con noi la sua collaboratrice MichelaSofia Barozzi di Il Profumo dei Fiori ci raccontano come nasce TLA, giunto quest’anno alla quarta edizione al motto di ‘into the trends, breaking the rules’. Un esempio eloquente di come cavalcare i social venendo incontro alle esigenze di coppie creative e originali possa essere una realtà tangibile.

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Foto: Michele dell’Utri
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Foto: Michele dell’Utri

Il networking tra i presenti prosegue di fronte alle leccornie che Maggioni Party Service ha preparato per noi, mentre ci si confronta e ritrova e in alcuni casi ci si presenta, stringendo la mano a chi fino a pochi minuti fa era un indirizzo email.

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Foto: Michele dell’Utri

Un ringraziamento speciale allo IED e ai docenti che hanno accolto la sfida rendendo possibile la serata.

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Foto: Michele dell’Utri

Per chi se l’è perso, ecco il video della diretta qui, certi che questo Web&Weddings by Zankyou sia solo il primo di una lunga, lunghissima serie.

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Kairos Eventi - Monia Re Wedding planner
Maggioni Party Service Servizi Catering
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