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Matrimonio gay: come funziona l'unione civile in Italia

Come funzionano le unioni civili? Quali sono le differenze con il matrimonio egualitario ? Quali sono gli ingredienti del perfetto matrimonio gay? Lo abbiamo chiesto ad un esperto del settore

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Matrimonio gay: come funziona l'unione civile in Italia

L’amore è sempre e solo amore e l’amore gay esiste! Se solo la gente riuscisse a cogliere la grandezza di un sentimento tra due persone, indipendemente dal sesso degli stessi, il mondo sarebbe migliore.

Il matrimonio gay trova la sua espressione in Italia nelle unioni civili approvate nel maggio del 2016 con la tanto attesa Legge Cirinnà, che finalmente garantisce alle coppie omosessuali la tutela dal punto di vista legale e dei diritti e doveri previsti anche per il matrimonio civile e che non è da considerare solo un gesto simbolico, ma un momento di un alto valore morale e sociale, un passo importante per la nostra società.

Da quella data si sono unite civilmente più di 10.000 coppie in tutta Italia.

Va detto, però, che unione civile e matrimonio egualitario non sono la stessa cosa. Le differenze tra matrimonio civile e unioni civili sono sostanziali. Vediamo quali sono.

Differenze tra matrimonio egualitario e unione civile

  • Le persone. Infatti l’unione civile viene celebrata solo tra persone dello stesso sesso, mentre il matrimonio civile viene celebrato tra un uomo e una donna;
  • Le unioni civili non prevedono le pubblicazioni, necessarie invece per adempiere al matrimonio civile;
  • Il matrimonio in Italia può essere sia concordatario (con celebrazione in chiesa e poi relativo riconoscimento da parte dello stato), sia civile, celebrato nel comune scelto dai due coniugi. L’unione civile, invece, si celebra solo davanti all’ufficiale di Stato Civile – o persona delegata, quindi anche un celebrante professionista – e a due testimoni;
  • I diritti sono simili sia per chi si unisce in matrimonio, sia per le coppie unite civilmente. Cambiano in due aspetti: adozioni e obbligo di fedeltà, che non sono previsti per le coppie dello stesso sesso. Vi è, per entrambi i casi, obbligo di coabitazione, assistenza morale e materiale e di contribuire, chiaramente, al bene comune;
  • Sostanziali differenze anche per chi vuole chiedere il divorzio. Le coppie sposate civilmente possono richiedere il divorzio dopo 6/12 mesi, mentre le coppie unite civilmente possono ricorrere al divorzio tramite una dichiarazione all’ufficiale di Stato Civile. Dopo soli tre mesi, la coppia può chiudere l’unione rivolgendosi al tribunale.

Com’è facile intuire, le unioni civili sono piuttosto diverse dal matrimonio egualitario, che è valido, a oggi, in 28 paesi del mondo, tra i quali Spagna, Germania e Malta. 

Nei paesi in cui è possibile sposarsi, le regole sono chiaramente molto diverse. Per esempio in Francia, in Belgio, negli Stati Uniti e in altri 26 paesi è possibile, per le coppie omosessuali, anche adottare un bambino, cosa per ora negata alle coppie che si uniscono civilmente in Italia.

sposi dandosi un bacio

Requisiti per costituire l’unione civile

La coppia che vuole costituire unione civile dev’essere formata da persone dello stesso sesso, esclusivamente maggiorenni. Nel caso di precedenti matrimoni, è necessario dimostrare di essere divorziati.
È importante anche, in caso di coppie con un partner straniero, ottenere il nulla osta dal paese di origine.
Questo, purtroppo, non avviene sempre. Ci sono paesi che negano ancora le relazioni tra persone dello stesso sesso. In questo, però, viene in aiuto la legge italiana, con un decreto del 2017, che dichiara: “Il diritto di costituire un’unione civile è una norma di ordine pubblico, che prevale sulle leggi straniere che vietano il riconoscimento delle unioni tra persone dello stesso sesso.” Grazie a questo decreto, è possibile, quindi, ottenere il nulla osta e proseguire l’iter per la propria unione civile.

L’organizzazione di un’unione civile

Organizzare l’unione civile è un passo importante, che richiede tempo e attenzione.
È pur vero che spesso questo tipo di unioni viene organizzata in breve tempo, anche se, lo ricordiamo, le coppie hanno 180 giorni per decidere la data in cui unirsi civilmente una volta che l’ufficiale di stato civile avrà confermato il nulla osta.

Quello che consiglio è di pensarci circa 9/12 mesi prima, decidere quindi la location – ricordiamo che ci si può unire civilmente in qualsiasi comune d’Italia, indipendentemente dal luogo in cui si ha la residenza – optando per la sala comunale oppure per una casa comunale, ossia un luogo dove poter celebrare sia l’unione che il rinfresco.

In tutta Italia sono presenti tantissime case comunali: ville, castelli, antiche dimore, agriturismi e persino lidi marittimi.
La casa comunale è senza dubbio una soluzione ottimale: tutto in un unico luogo, permette di risparmiare sia in fatto di spostamenti, che di allestimenti.

Per il resto, l’organizzazione di un’unione civile prevede gli stessi passaggi previsti per organizzare un qualsiasi matrimonio. Decidere per tempo il luogo, stabilire un numero indicativo di invitati e tenere conto del proprio budget sono le basi dalle quali partire. Prima si comincia, meglio è!

coppia di spose
 
Noi siamo specializzati in unioni civili last minute: ne abbiamo organizzate diverse in meno di 60 giorni. Tuttavia consigliamo sempre di iniziare a pensare a tutto con un po’ di anticipo, per darsi più possibilità di scelta.

Partire dal luogo è fondamentale, così come è importante anche scegliere un mood dell’evento, che dovrà essere coerente. Se vi piace l’idea di spostarvi all’aperto, scegliete agriturismi, boschi, dimore con grandi giardini. Scegliete un buon periodo dell’anno, per esempio primavera inoltrata o settembre. Immaginate le emozioni che volete trasmettere, pensate a ciò che vi piace e che vi anima e da lì partite per costruire il vostro sogno d’amore.

Ricordate che un buon 40% del vostro budget se ne andrà per il rinfresco e per l’affitto della location. Suddividete il resto nelle voci che mancano: abiti, fiori, fotografo, trasporti e così via. Vi sarà d’aiuto tenere un wedding planner per controllare il vostro budget e le cose fatte man mano.

Una wedding planner qualificata, con esperienza specifica nelle unioni civili, può aiutarvi anche dal punto di vista burocratico e non è poca cosa. Per chi ha poco tempo, è davvero un aiuto prezioso! Inoltre, se specializzata nelle unioni civili, lavorerà solo fornitori in grado di supportarvi veramente, di comprendere le vostre esigenze e i vostri bisogni al volo. L’organizzazione di un’unione civile, quindi, non si discosta molto da quella di un matrimonio: procedete con anticipo, tenete conto del vostro budget e coronate il vostro sogno!

Matrimonio gay: chi entra per primo?

Ma se per il matrimonio civile e religioso esiste un protocollo quasi ufficiale ricco di regole e usanze, per il matrimonio gay le cose cambiano. Si può infatti scegliere in tutta libertà come e con chi percorrere l’ingresso nel luogo in cui ti unirai civilmente con chi ami.

Mano nella mano, insieme

Percorrere insieme il corridoio d’ingresso, sia esso in comune o in una location che funge da casa comunale, è bellissimo ed emozionante, soprattutto se convivi con chi ami da tempo. Questa è una delle soluzioni più apprezzate dalle coppie omosessuali.

spose mano nella mano

Entrare con i propri genitori

Se il tuo rapporto con mamma e papà e solido e vuoi rispettare la tradizione, puoi entrare con loro, scegliendoli entrambi o solo uno. È una scelta che racchiude grandi significati, tra i quali l’amore vero e puro verso il proprio figlio o la propria figlia. Sceglierai con lui o con lei chi lo farà per primo, mentre aspetta l’arrivo del compagno.

Insieme, creando due “navate”

Se ti sposi all’aperto e c’è abbastanza spazio, potresti creare con archi di fiori, delle “navate” ed entrare con chi ami e con i rispettivi genitori al contempo. È un ingresso veramente emozionante, nel quale potrai coinvolgere davvero tutta la nuova grande famiglia!

Gli amici o i fratelli, presenze importanti

Le amicizie per le coppie omosessuali sono tutto. Sostegno, forza, energia. Entrare in location con uno di loro o anche con tutti loro, a braccetto, è una soluzione scelta da chi vuole un matrimonio gay allegro, vivace e che dia il giusto valore agli affetti. Lo stesso vale qualora volessi entrare con un fratello o una sorella.

Scegli sempre in base a ciò che desideri, poiché non esiste un reale protocollo. Quello che conta è, come dovrebbe essere per tutti, essere felici!

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