Matrimonio civile: la guida completa per sposarsi in comune

Quanto tempo prima andare in Comune, quali sono i documenti, quanti testimoni...tutto quello che c'è da sapere sul matrimonio civile!

Matrimonio civile: la guida completa per sposarsi in comune
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Sapevate che digitando in Google ‘sposarsi…‘, il primo risultato che appare nelle ricerche degli utenti è ‘… in comune‘? Eh gía, sposarsi in comune sta diventando la scelta più gettonata tra le coppie di sposi italiani.

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Secondo l‘ultimo annuario statistico dell’Istat nel 2018 i matrimoni civili sono stati 195.778 un 2,3% in più rispetto all’anno precedente.

Insomma, senza dubbio una tendenza in aumento; per queste ragioni oggi vogliamo proporvi la guida definitiva al matrimonio civile: grazie all’aiuto dei nostri rinomati esperti, di seguito troverete tutto quello che c’è da sapere per chi ha scelto di sposarsi in comune, dagli aspetti burocratici fino alle decorazioni per una cerimonia civile.

INDICE:

  1. Che documenti servono per un matrimonio civile?
  2. Cosa comporta il matrimonio civile?
  3. Quanto tempo ci vuole per sposarsi in Comune?
  4. Dove si può celebrare un matrimonio civile?
  5. Chi può celebrare un matrimonio civile?
  6. Testimoni, l’atto di matrimonio e il regime matrimoniale
  7. Decorazioni cerimonia matrimonio civile

1. Che documenti servono per un matrimonio civile?

Un aspetto di importanza fondamentale da considerare qualora abbiate deciso di optare per il rituale civile. Ma qual è l’iter burocratico da intraprendere? Grazie al nuovo Ordinamento dello Stato Civile e all’introduzione delle autocertificazioni, con la legge Bassanini, la procedura è notevolmente più snella e le formalità preliminari al matrimonio civile possono essere intraprese circa due mesi prima della data stabilita per il Grande Giorno.

Monia Re, la prima wedding planner certificata d’Italia, titolare dell’agenzia Kairòs, ci riassume di seguito la procedura burocratica per sposarsi in comune in Italia, prendete nota!

– La richiesta di pubblicazione è presentata all’Ufficiale di Stato Civile di uno dei due comuni di residenza dei futuri coniugi. Possono presentare tale richiesta solo gli sposi oppure una persona munita di procura speciale;

– i futuri sposi devono dichiarare: nome, cognome, luogo e data nascita. Residenza e cittadinanza. Libertà di stato, assenza di impedimenti di parentela od affinità. Assenza di interdizione mentale e di non avere una condanna.

– Fatte le dichiarazioni, l’ufficiale redige il processo verbale, che ha sostituito il vecchio registro delle pubblicazioni. E’ quindi necessario verificare che i dati siano esatti, per poi  sottoscrive il tutto insieme agli sposi.

Per la pubblicazione del matrimonio occorre presentarsi con una marca da bollo dell’importo di 16,00 euro, nel caso in cui i futuri sposi siano residenti nello stesso comune, oppure di un importo pari al doppio, nel caso in cui uno di essi sia residente in un altro comune.

– A quel punto, l’ufficiale espone l’atto di pubblicazione (adesso ci sono anche le pubblicazioni) per 8 giorni interi, poi rilascia certificato di avvenuta pubblicazione. Se uno dei due sposi abita in un altro comune, bisogna chiedere anche la pubblicazione nell’altro comune, che deve affiggere le pubblicazioni sempre per 8 giorni.

– Se si opta per il solo rito civile il matrimonio può essere celebrato dopo soli 4 giorni dall’avvenuta pubblicazione. Il matrimonio civile può  svolgersi in un terzo comune, diverso da quello dove sono state affisse le pubblicazioni. In questo caso tutta la documentazione va trasmessa nel comune che è stato scelto per la celebrazione civile.

2. Cosa comporta il matrimonio civile?

Il matrimonio religioso ha effetti anche civili, ma il matrimonio civile non ha effetti religiosi. Questa è la prima grande differenza. Il matrimonio civile produce effetti unicamente per Stato ed è disciplinato dalla legge statale. Il matrimonio civile è, dunque, un atto pubblico.

Con il matrimonio il marito e la moglie acquistano gli stessi diritti e assumono i medesimi doveri, regolati dagli articoli 143, 144 e 147  del Codice Civile.

Dal matrimonio deriva l’obbligo reciproco alla fedeltà, all’assistenza morale e materiale, alla collaborazione nell’interesse della famiglia e alla coabitazione. (art. 143 Cod. Civile)

Entrambi i coniugi sono tenuti, ciascuno in relazione alle proprie sostanze e alla propria capacità di lavoro professionale o casalingo, a contribuire ai bisogni della famiglia. (art. 143 Cod. Civile)

I coniugi concordano tra loro l’indirizzo della vita familiare e fissano la residenza della famiglia, secondo le esigenze di entrambi e quelle preminenti della famiglia stessa. (art. 144 Cod. Civile)

Il matrimonio impone ad ambedue i coniugi l’obbligo di mantenere, istruire, educare e assistere moralmente i figli, nel rispetto delle loro capacità, inclinazioni naturali e aspirazioni. (art. 147 Cod. Civile)

3. Quanto tempo ci vuole per sposarsi in Comune?

In condizioni normali i tempi per il matrimonio civile sono molto brevi, all’incirca un mese da quando avrete il primo appuntamento per richiedere le pubblicazioni, però occhio! Perché i tempi per gli appuntamenti variano molto da città a città, quindi consigliamo sempre di contattare con il Comune vari mesi prima del matrimonio.

4. Dove si può celebrare un matrimonio civile?

Il matrimonio va svolto nelle sale comunali o in una location appartenente al comune. Unica eccezione è l’infermità oppure un altro impedimento che va giustificato preventivamente da uno da entrambi gli sposi.

Sempre riguardo alla scelta della location, Stefania Guastini consiglia di considerare quelle che abbiano uno spazio adibito a questo scopo, e riconosciuto legalmente. ‘Questo costituisce una grande comodità – continua la wedding planner milanese – dato che una location che faccia anche da casa comunale permette agli sposi e soprattutto ai loro ospiti di trovarsi giá sia nel luogo della cerimonia che in quella del ricevimento”. E noi sappiamo bene che la comodità della location scelta per il matrimonio è al centro delle aspettative che ogni invitato ha quando prende parte a dei festeggiamenti nuziali!

Che matrimonio civile venga celebrato nella piccola stanza del Municipio o in una location preposta al rito – ricordate che per avere valore legale deve necessariamente essere definita ‘casa comunale’-  l’importante è che non rivesta assolutamente un ruolo marginale ma che sia considerata solenne un tutto e per tutto così come lo è quella religiosa”.

Ci si può sposare in spiaggia o in giardino?

Se non vi è la possibilità di sposarsi in un’aula comunale allestita a dovere, Daniele consiglia di scegliere una spiaggia, un giardino, una vista mozzafiato, un chiostro o un qualunque posto dove si possa creare un’ atmosfera magica. In questa tipologia di rito credo che comunque si renda necessario avere degli allestimenti di carattere, magari rivolgendosi ad un wedding planner con esperienza, per rendere quel momento unico creando il mood che più sia di vostro gradimento e che si sposi ad hoc con la location da voi scelta.

In Italia il matrimonio sulla spiaggia è legale e può essere celebrato. Lo stabilisce la legge n. 396/2000, che affida ai Comuni la possibilità di predisporre più uffici di Stato civile, dove celebrare il matrimonio. Fra questi, chiaramente, è contemplata anche la possibilità di sposarsi in spiaggia, se il vostro comune ha riconosciuto una spiaggia acasa comunale.

Altrimenti potete sempre andare in comune al mattino e di pomeriggio sposavi in maniera simbolica,in spiaggia, in giardino o dove volete.

Di questa idea è la wedding planner Danila Olivetti, titolare di Danila Olivetti Emotional Events and Design: “Sarò diretta. Un matrimonio civile è generalmente una cerimonia austera, assai più breve di quella religiosa o simbolica. A mio avviso si tratta di un’esperienza molto burocratica e poco emozionale, assai più simile al rilascio di una carta d’identità che al matrimonio su cui stai fantasticando. Sono sempre dell’idea che valga la pena sbrigare questa “pratica” in bluejeans separandola dal Wedding day dei tuoi sogni, in cui la parola d’ordine dovrà essere “emozione”, e di investire in un matrimonio simbolico all’altezza dei tuoi sogni e della vostra storia, in una cornice pazzesca – magari la stessa location che ospiterà il ricevimento! Avrai molta più soddisfazione e potrai emozionarti ed emozionare con le parole, perché ascolterete e pronuncerete voti in cui credete davvero, e che siano per voi densi di significato. Ottimizzerai la resa estetica degli addobbi (vuoi mettere una fredda sala comunale con il giardino con vista della tua location?). Gli ospiti ti ringrazieranno sia per non averli costretti a una doppia trasferta per guardarti mettere una firma, sia per l’esperienza nuova che gli stai offrendo.”

Se ci si sposa all’aperto valutare bene l’inclinazione del sole – suggerisce Stefania- per evitare che il vostro sì si traduca in un accecante sole a picco per 40 minuti sugli ospiti a mezzogiorno, con conseguenti foto con occhi chiusi. Sarebbe un vero peccato!Del resto non considerare le condizioni meterologiche è una delle cose che le spose più spesso dimenticano durante i preparativi.

5. Chi può celebrare un matrimonio civile?

Il matrimonio civile viene celebrato dall’ufficiale dello stato civile che può essere il Sindaco, il vicesindaco, un assessore o un consigliere comunale o, anche, un cittadino italiano che abbia i requisiti per l’elezione a consigliere.

Per ciò che concerne la richiesta di avere come celebrante un familiare o un amico, è necessario che costui sia in primis maggiorenne, ovviamente, e che non abbia perso i diritti civili, in quanto eleggibile come consigliere comunale. L’unico limite imposto dalla legge è quello delle parentele verticali: nonni, genitori o figli. Mentre se scegliete un fratello o un cugino non ci sarà alcun problema.

Il celebrante, in presenza di due testimoni, legge gli articoli 143, 144 e 147 del Codice Civile, riceve la volontà degli sposi di volersi prendere in marito e moglie e li dichiara uniti in matrimonio.

Come abbiamo visto il rito civile è di per sé un po’ più essenziale rispetto a quello religioso, ecco perché una personalizzazione è assolutamente necessaria. Oltre alla celebrazione vera e propria dal valore civile esiste la possibilità di concedere ad alcuni amici o parenti di leggere o recitare un pensiero dedicato agli sposi. Fate in modo che questi siano il più possibile personali. Concordate con il celebrante la scaletta della cerimonia, definite insieme una posizione specifica per i lettori che sia ben visibile a tutti e, se possibile, richiedere l’ausilio di un microfono (il meno invasivo possibile) perché con l’emozione le voci risultano spesso flebilissime. Infine preparate un cartoncino ben scritto con la scaletta e i nomi dei lettori in ordine di apparizione, il celebrante non dimenticherà nulla e tutto sembrerà assolutamente perfetto!

6. L’atto di matrimonio e il regime patrimoniale

Riguardo ai testimoni di nozze, il numero legale è di due, uno ciascuno, ma spesso gli sposi ne scelgono di più, anche se solo uno potrà firmare. Di solito si opta per fratelli o sorelle, ma anche le migliori amiche di sempre possono essere un’ottima scelta.

L’atto di matrimonio viene compilato immediatamente dopo la celebrazione e contiene le generalità degli sposi e dei testimoni, la data dell’eseguita pubblicazione,  il luogo della celebrazione e la dichiarazione dell’ufficiale di stato civile che li unisce in matrimonio.

I coniugi possono scegliere tra due regimi patrimoniali: la comunione dei beni e la separazione dei beni
Il regime di comunione è quello che viene adottato automaticamente, se non esiste una diversa manifestazione di volontà da parte dei coniugi.
La separazione dei beni deve essere invece espressamente richiesta dai coniugi e prevede che ciascun coniuge rimanga titolare esclusivo di ciò che acquisterà dopo il matrimonio. La separazione dei beni viene annotata sull’atto di matrimonio e riportata negli estratti di matrimonio.

7. Decorazioni cerimonia matrimonio civile

Negli ultimi anni i matrimoni civili aumentano a vista d’occhio e gli sposi sia italiani che stranieri scelgono la soluzione della cerimonia civile con l’integrazione della promessa di nozze. È importante che la cerimonia abbia oltre che un valore legale un forte impatto emotivo, perché purtroppo, così come si presentano, le letture degli articoli del codice civile sono ben lontane dal suscitare grandi emozioni. Per questa ragione molte wedding planner consigliano dove è possibile di creare una piccola introduzione alla cerimonia e integrare la forma classica con le promesse che gli sposi decidono di scambiarsi, per rendere ancora più’ personale e unico questo momento. Non servono discorsi lunghi e complessi, basta far parlare il cuore e condividere le emozioni con parenti e amici.

Dello stesso avviso Benedetta Terzaghi, wedding and event planner di White Dreams “Molte spose mi hanno confidato che per loro il rito civile dura troppo poco e l’emozione è meno palpabile rispetto a una cerimonia in chiesa – ci racconta  – per questo io consiglio loro di puntare tanto sulla personalizzazione, sul rendere quel momento davvero speciale”.

“Si può proporre ai propri invitati  di leggere  delle poesie, dei racconti oppure possono essere gli sposi stessi a scambiarsi delle tenere promesse ricordando episodi importanti della loro vita insieme” -aggiunge Benedetta- “Cercare di inserire dei piccoli discorsi di amici, parenti, o chiunque in quel momento voglia esprimere un pensiero sul vostro amore che si consoliderà in quella giornata è un momento fondamentale perchè il rito civile ha una durata brevissima” concorda Daniele fotografo di Morlotti Studio. Immancabile, naturalmente, la musica di sottofondo, perfetta per ricreare quella commozione solita delle cerimonie nei luoghi di culto: l’intrattenimento musicale durante e dopo il rito è uno strumento necessario a e rendere la celebrazione più suggestiva, intima e romantica.

Per tutto quello che riguarda le decorazioni vi consigliamo di rivolgervi sempre a un professionista, che saprà come realizzare al meglio i vostri desideri. Se ad esempio ti sposi in Lombardia ti consigliamo di dare un’occhiata ai migliori wedding planner di Milano, tra i migliori di tutto il Paese!

La musica può essere un esempio, essendoci più libertà di scelta rispetto al rito religioso, e la sposa può fare il suo ingresso sulle note di una canzone che avrà per lei e il futuro marito un significato importante, come ricordare il loro primo bacio o il loro primo incontro.

Salvarematrimonio civile
Morlotti Studio

Per concludere, non liquidare la cerimonia come una mera formalità ma cerca di renderla il più possibile coinvolgente. Il vantaggio della cerimonia civile è proprio quello che è caratterizzata da una minore formalità e che permette un ampio margine di personalizzazione dell’intero evento. Davvero vorreste una celebrazione dove vi vengono letti ad alta voce gli articoli legali, come se steste andando da un notaio per acquistare un immobile? No, vero? Allora, che sia celebrato con rito religioso o civile il matrimonio è l’evento più importante della vostra vita di coppia e come tale va celebrato.

Non dovendo rispettare le regole del rito religioso, potete sbizzarrirvi e creare qualcosa di davvero speciale! Curate gli allestimenti, scambiatevi le promesse, selezionate con cura le letture e fate in modo che parlino di voi. Non rinunciate mai all’accompagnamento musicale, che siano archi o una chitarra elettrica non importa: la giusta colonna sonora cambia tutto, in meglio!

Scegliere il vostro brano del cuore per il vostro ingresso e non private del lancio del riso

Speriamo di aver fatto chiarezza su quelli che sono i punti fondamentali di un matrimonio civile! Mi raccomando non dimenticare la lista nozze, per tenere sotto controllo tutti i regali e poter così goderti a pieno il giorno del tuo matrimonio in totale relax! Viva gli sposi!

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