Noi di Zankyou amiamo l’amore. Di ogni forma, dimensione, colore, natura e genere. Perché un sentimento non può essere “incasellato” in rigidi schemi prestabiliti. L’importante è dare e ricevere in una relazione, sia essa tra un uomo e una donna, due uomini, due donne o due trans.
E il tema cade a fagiolo in questa settimana ricca di appuntamenti per il collettivo LGTB+. Oggi, infatti, si celebra la Giornata Mondiale dell’Orgoglio Gay meglio conosciuto come Gay Pride. Negli anni l’avvenimento si è trasformato in una lotta contro l’odio, le discriminazioni e la poca tolleranza. E perché no, anche un momento di gaudio e condivisione.
Quest’anno il World Pride si celebra nella capita spagnola: Madrid accoglierà i festeggiamenti e le manifestazioni dell’universo gay mondiale. Ma perché si DEVE e si può oggi celebrare questo giorno così importante?
Come è nato il Gay Pride?
Correva l’anno 1969 e la situazione politica statunitense era decisamente tesa. Il climax si evve il 28 giugno 1969 quando l’odio nei confronti del collettivo LGTB+ culminò in una maxi retata nel famosissimo pub Stonewall Inn, ritrovo di omosessuali emarginati.
Ormai esausti di continue offese, vessazioni e vere e proprie persecuzioni la comunità LGTB+ decise di contrattaccare, provocando una sonorata “sconfitta” nei confronti delle autorità. Un fatto unico nella storia, una vera e propria rivoluzione. E proprio per questo il 28 giugno è stato scelto come giorno per rivendicare i diritti delle comunità LGTB+ di tutto il mondo!
Perché sentirsi orgogliosi?
Erroneamente si pensa al Gay Pride come ad una festa piena di paillettes, boa, promiscuità, alcool e droghe. Il Gay Pride è molto più di tutto questo: è il sentirsi orgogliosi di se stessi, della propria sessualità e del proprio amore. Amore libero, amore puro, amore senza schemi e compromessi.
La situazione della comunità LGTB+ è migliorata radicalmente negli anni. Purtroppo le cose vanno a rilento: il matrimonio gay è presente in soli 22 Paesi nel mondo (di quasi 200). In molte zone d’Europa ed Africa i gay continuano ad essere perseguitati, umiliati ed uccisi. E se nei paesi che sembrano aver accettato l’universo gay questi aspetti sono ormai superati, purtroppo esistono ancora stereotipi e cliché relazionati con la frivolità e la promiscuità.
Love is in the air oggi più che ami! E dobbiamo celebrarlo come si deve…
Che questo sia un buon Gay Pride per tutti: per chi lo festeggia da gay, per chi da eterosessuale capisce e comprende questo mondo, per chi ancora non si “fida” al 100%. Speriamo davvero che un giorno non ci sia più bisogno di festeggiarlo: quel giorno l’amore gay sarà entrato a pieno diritto nella classe generale dell’amore.
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