Promessa di matrimonio: sapete cos'è e perché è importante?

Dalla consapevolezza di amarsi alla scelta di unirsi in matrimonio ci sono vari step burocratici da sbrigare ed il primo è la promessa di matrimonio.

Promessa di matrimonio: sapete cos'è e perché è importante?
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“Io accolgo te, come mio sposo/a, prometto di esserti fedele sempre, nella gioia e nel dolore, in salute e in malattia, e di amarti e onorarti tutti i giorni della mia vita”. Molto spesso si confonde questa formula con la promessa matrimoniale. in realtà il momento della promessa è uno step burocratico che poco ha di romantico. Ci siamo resi conto che su questo punto c’èmolta confusione e allora abbiamo pensato di scrivere per voi questa guida e spiegarvi in dettaglio tutto ciò che c’è da sapere sulla promessa di matrimonio.

Promessa di matrimonio: che cos’è e cosa implica

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Storicamente, la promessa di matrimonio era l’occasione con la quale un innamorato chiedeva la mano della sua amata a suo padre, onorando ed ufficializzando la volontà di volerla al suo fianco per sempre. Con il tempo questa usanza è andata piano piano sfumando trasformandosi in uno degli step da compiere prima di arrivare all’altare. Con la promessa di matrimonio oggi la coppia si accorda nel passare da fidanzati a futuri sposi ed è il primo passo burocratico che la coppia deve compiere per avere il permesso di contrarre matrimonio.

La promessa di matrimonio è uno step necessario per avviare tutto l’iter del contratto del matrimonio e per passare alle pubblicazioni ma, come dice l’articolo 79 del Codice Civile e come vedremo più avanti, non obbliga i nubendi a contrarre matrimonio, non è insomma qualcosa di vincolante.

Questa promessa, non vincolante, a cui facciamo riferimento si definisce fidanzamento ufficiale. Situazione diversa è nel caso di una promessa solenne, disciplinata dall ‘articolo 81 del c.c. che, nel caso di rottura del fidanzamento, obbliga le parti al risarcimento del danno. Qualora infatti, una persona di maggiore età, senza giusto motivo abbia rifiutato l’altro, può essere soggetto al risarcimento, entro un anno dal rifiuto, per comportamento colposo.

Tutti i documenti necessari

Quando i futuri sposi sono d’accordo nel volersi unire in matrimonio la prassi comincia con il recarsi presso l’Ufficio di Stato Civile o Ufficio Matrimoni del Comune, provvisti dei documenti di cui sopra. Normalmente è meglio che siano entrambi gli sposi a presentarsi insieme, ma nel caso non fosse possibile, si può rilasciare una delega, avendo il documento d’identità del contraente non presente.

La promessa di matrimonio in sé non prende molto tempo, è bene muoversi con sufficiente anticipo semplicemente per eseguire tutti gli step e controllare la documentazione presentata con la dovuta calma. Consigliamo di prevedere la promessa di matrimonio almeno sei mesi prima della data del matrimonio. La promessa ha poi una scadenza di 180 giorni da quando vengono firmati i documenti e qualora non venga celebrato il matrimonio, la promessa semplicemente decade.

Le pubblicazioni verranno inseguito affisse alla porta dello stesso comune per un periodo di 10 giorni o di entrambi i comuni dove i futuri sposi sono residenti. Appena saranno trascorsi, invece, i 3 giorni dall’affissione delle pubblicazioni e se nessuno avrà presentato rimostranze contro la celebrazione del matrimonio, gli sposi otterranno il permesso per celebrare sia il rito civile che quello in chiesa.

I documenti richiesti:

  • documento di identità di entrambi;
  • modulo di richiesta pubblicazione di entrambi;
  • richiesta di pubblicazione del parroco/ministro di culto (nel caso di matrimonio religioso o concordatario);
  • nulla osta al matrimonio (per cittadini stranieri);
  • copia integrale dell’atto di matrimonio precedente corredata di annotazione della sentenza di scioglimento di matrimonio e sentenza di divorzio (in caso di seconde nozze);
  • copia integrale dell’atto di matrimonio precedente, completa di annotazione a margine della sentenza della Sacra Rota (in caso di seconde nozze dopo un precedente annullamento);
  • marca da bollo per pubblicazioni (una per ogni comune di residenza);
  • marca da bollo per legalizzazione (solo per cittadini stranieri);
  • marca da bollo per richiesta di matrimonio in altro Comune (solo se questo è il vostro caso)
Salvarepromessa di matrimonio
Romain Dancre | Unsplash

E se il matrimonio salta? Ecco gli obblighi legali di una promessa non mantenuta

Il nostro codice civile, costituente la raccolta fondamentale delle leggi del nostro Paese, disciplina le conseguenze che si verificano qualora i futuri sposi decidano, poco prima della celebrazione del matrimonio, di non sposarsi.

Tralasciando in tale sede le conseguenze sotto il profilo psicologico, morale ed anche sociale che si possono determinare qualora si verifichi una situazione di tal tipo, cerchiamo di capire insieme invece gli effetti legali che si possono determinare. Ciò nella piena consapevolezza che la conoscenza a volte, anzi spesso, salva.
E’ opportuno precisare che la promessa di matrimonio è destituita di qualsiasi effetto vincolante, essendo inconcebile, prima ancora che nel diritto, nella coscienza sociale, un vincolo a contrarre matrimonio, ed essendo la libertà matrimoniale diritto fondamentale della persona ed espressione della libertà e dell’autonomia di ciascuno di noi. La libertà matrimoniale va ascritta, infatti, in ambito costituzionale tra i diritti inviolabili dell’uomo.

La promessa di matrimonio, disciplinata dagli articoli 79, 80 e 81, pone una distinzione tra una promessa di matrimonio “semplice”, che consiste sostanzialmente in una dichiarazione di volersi frequentare con obiettivo di sposarsi ed una promessa “solenne o qualificata” in quanto trasfusa in un atto pubblico o in una scrittura privata, ovvero risultante dalla richiesta di pubblicazione.

Pertanto il comportamento del/della nubendo/a promittente che si scioglie dalla promessa, essendo – si ribadisce- espressione di quel diritto personale fondamentale che è la libertà matrimoniale, non può essere mai qualificato in termini di illiceità vale a dire che di per sé la rottura della promessa di matrimonio, anche se fatta senza “giusto motivo” non è mai antigiuridica perché non è mai produttiva di danni ingiusti.

Sia l’una che l’altra non obbligano a contrarre matrimonio, ma mentre la prima, in caso di inadempimento, vincola esclusivamente alla restituzione dei doni fatti in vista del matrimonio (art. 80 codice civile), la seconda in caso di inadempimento (ovvero di rifiuto “senza giustificato motivo” dell’altro promittente”) obbliga al risarcimento dei danni per le spese fatte e per le obbligazioni contratte in vista del matrimonio, purchè naturalmente queste risultino corrispondenti alle condizioni delle parti.
Tali spese ed obbligazioni devono essere direttamente inerenti al progettato matrimonio e proporzionali per la loro entità, alla posizione o alla potenzialità economica degli stessi promittenti con esclusione, quindi, dei pretesi danni morali e psicologici conseguenti alla mancata celebrazioni del matrimonio.
Sono state considerate risarcibili le spese strettamente connesse alla celebrazione del matrimonio, le spese contratte per arredamento della futura casa coniugale, le spese di viaggio e delle pubblicazioni

I giusti motivi che fanno venire l’obbligo di risarcire le spese e le obbligazioni nascenti da tale promessa di matrimonio a titolo esemplificativo, sono; i casi di perdita dell’impiego o del fallimento, l’esistenza di una grave malattie anteriormente ignorata, la persistente mancanza di un lavoro stabile cui era stato peraltro subordinato l’impegno di contrarre matrimonio. In generali possono essere ricomprese in tale categoria “ogni seria ed apprezzabile ragione contraria alle nozze” oppure “tutte quelle circostanze che se conosciute al momento della promessa, avrebbero dissuaso i promittenti a concluderla”. La domanda finalizzata ad ottenere il risarcimento dei danni deve essere presentata entro un anno dal giorno del rifiuto di celebrare il matrimonio.

Festa promessa di matrimonio, si o no? 

Ora che avete depositato i vostri documenti al Comune e scelto la data potete iniziare a pensare ad una maniera per celebrare questa prima bella occasione e far sì che la promessa di matrimonio non sia solo una noiosa prassi burocratica. Anticamente la promessa di matrimonio veniva celebrata quasi come un matrimonio, si riteneva uno step così importante da essere ufficializzato e celebrato in grande, con una festa di fidanzamento.

Già da qualche anno però, e soprattutto dopo il 2020, il mondo del wedding ha subito radicali cambiamenti, le cerimonie si sono snellite ed i festeggiamenti restano solenni ma più intimi. Ed è così anche per la promessa di matrimonio il cui festeggiamento oggi si è ridimensionato ad una festicciola tra amici stretti e genitori o un semplice pranzo intimo tra i più stretti.

La Wedding Planner Debora Cavalieri è dell’idea che è un giorno speciale e che non bisogna farlo passare inosservato:“È il primo grande passo reale, per diventare marito e moglie, il momento in cui , si realizza davvero che da lì a pochissimo si dirà il fatidico si. Io lo chiamo , il momento del ” 50% lo abbiamo fatto, siete già per metà sposi!”. E come tale va assolutamente festeggiato! Che sia una piccola cena o pranzo con pochi intimi , o una festa con più persone, un brindisi con gli amici del cuore, insomma ritagliarsi lo spazio per brindare a un passo tanto importante va trovato.
Nel sud Italia, si organizza un vero e proprio ricevimento dedicato con tanto di inviti e bomboniere, nel nord Italia, seppur con più sobrietà, la coppia organizza una cena o un aperitivo elegante .
Vestirsi in maniera più elegante e regalare alla vostra futura moglie almeno un bel mazzo di fiori direi che sia d’obbligo!”
Salvarepromessa di matrimonio
Cottonbro | Pexel

Come vestirsi ad una promessa di matrimonio?

Diciamoci la verità, siamo ferratissimi sulla moda bridal se parliamo di abiti da sposa, outfit da invitata o per l’addio al nubilato, ma spesso siamo perplessi quando pensiamo all’outfit le nostre promesse di matrimonio. Sicuramente vi consigliamo di non strafare e di non recarvi in comune vestite da sposa o con un vestito da cerimonia! Per questa occasione valgono le regole del buon gusto e del buon senso (non strafare, ma non presentarsi neanche in infradito), ci si attiene al proprio stile, alla stagionalità e al tipo di evento, sobrio ma elegante. Stilisti di pret-à-porter potranno deliziarvi con le loro collezioni casual, stampati da far girare la testa e scarpe meravigliose. Stessa cosa vale per gli uomini. 

Speriamo di aver fatto chiarezza un po’ sull’argomento, ora se volete potete leggere il nostro articolo sulle frasi per gli auguri della promessa di matrimonio. Seguite i nostri consigli e avrete una vita di coppia lunga e felice!

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