E come per magia due nomi, quasi in una crasi, si fondono in una sola parola. Due nomi uniti da un sottile ma fortissimo filo di seta impalpabile. Se provate a scrivere “Simone e Danilo“, vi apparirà la parola Amore! Oggi, in esclusiva su Zankyou, il romantico matrimonio di Danilo e Simona, tra tocchi country-chic e tanto divertimento! Lasciamo la parola alla sposa che ci racconta il dettaglio il suo grande giorno…
La preparazione
Organizzare il nostro matrimonio non è stato del tutto semplice: dopo uno stallo iniziale in cui abbiamo rimesso in gioco parecchie volte tutte le decisioni prese e le idee che sembravano convalidate, abbiamo trovato “la quadra”.
Per l’organizzazione siamo partiti da un colore: il verde! Un verde che ha subito qualche “variazione” in corso d’opera. Da un verde oliva a un verde salvia sino ad approdare, quasi per caso, ad un verde chiaro (gli abiti delle damigelle sono arrivati di un colore diverso da quello preventivato ma le partecipazioni, una volta stampate, si sono dimostrate dello stesso identico verde quindi credo fosse proprio destino). Il verde è un colore che entrambi amiamo, che ci fa sentire sereni e ci mette sempre d’accordo; per quanto riguarda il tema vero e proprio abbiamo deciso di optare per i libri! La lettura è una passione che ci accomuna e i primi discorsi tra di me e Danilo, tanti anni fa, sono partiti proprio parlando di libri, quindi ci è sembrato naturale che fossero anche il nostro fil rouge. Il verde…i libri…gli alberi…
La cerimonia
…gli alberi, la stagionalità e le foglie! Sulle nostre partecipazioni sono state inserite due foglie che rappresentavano il me e Danilo ed abbiamo deciso di usarle come “logo” per tutto. Il nostro cake topper era di legno intagliato e rappresentava noi due seduti su una panchina all’ombra di un albero; i segnaposto riproducevano le foglie in questione e riportavano citazioni dai libri scelti ed il tableau marriage raffigurava un albero spoglio. Ogni invitato doveva intingere il proprio dito in un tampone verde e lasciare la propria impronta come fosse un foglia della chioma. Per i più “logorroici” avevamo previsto anche dei bigliettini, sempre sagomati come le nostre foglie, su cui scrivere alcuni pensieri e riporli in scatole a forma di libri.
È stato un matrimonio festoso, pieno di amici e di piccole sorprese che avevamo pensato per loro: all’arrivo alla location gli invitati sono stati accolti da un oracolo che donava loro piccole profezie d’amore mentre prima del taglio della torta è stata messa in scena una danza lunare che ha stregato tutti. Anche i nostri invitati, però, non sono stati da meno in termini di elemento sorpresa: io pratico danza classica e moderna e le mie compagne si sono esibite dedicandomi una coreografia proprio sul piazzale all’esterno della Chiesa. Mi hanno anche coinvolto e improvvisamente ho iniziato a ballare con loro! Un’emozione unica che mi ha fatto davvero sentire al centro di un affetto immenso.
Il ricevimento
Man mano che continuo nella narrazione sto scoprendo che è davvero difficilissimo raccontare il proprio matrimonio perché vorresti dire tutto, rendere tangibile le emozioni e non è per niente facile! È stata una giornata meravigliosa con le mie amiche-testimoni e le mie damigelle che si sono preparate con me a casa dei miei genitori, in un’atmosfera gioviale e rilassata in cui si respirava amore e felicità. Ho avuto la fortuna di essere “accompagnata” in questo grande giorno da ben tre testimoni e ciascuna di loro, all’arrivo a casa dei miei genitori, mi ha portato un dono da parte del mio sposo. La commozione è stata tanta, la felicità ancora di più.
L’arrivo del bouquet è stato un altro momento topico: una scatola enorme che conteneva i fiori più belli che io avessi mai visto! Candide e profumate peonie bianche e rosa: è in quell’esatto momento che ho realizzato che di lì a poco mi sarei sposata…
…di lì a poco io e Danilo ci saremmo uniti per sempre scambiandoci le nostre promesse più importanti. Mio padre mi avrebbe accompagnata verso di lui (con le lacrime agli occhi e una mano ghiacciata), mia mamma mi avrebbe guardata con gli occhi colmi di felicità e mi avrebbe sorriso nel modo più dolce che io le abbia mai visto fare e io avrei sentito sulle mie gambe il pizzo azzurro del suo abito da sposa che avevo fatto cucire sotto il mio. E poi avrei visto lui, lui che mi cercava dietro le mie damigelle, lui che non voleva vedere niente se non me, lui e la sua mano nervosa che si apriva e si chiudeva nel disperato tentativo di stemperare la tensione. Lui, la mia casa.
E io non avrei mai voluto essere da nessun’altra parte al mondo. Perchè…dove sei tu quella è casa!
CREDITS
Fotografia: Gilberti & Manfredi | Location: Castello di Marne | Flower Designer: Alberto Menegardi | Abito da sposa: Pronovias | Abito da sposo: Carlo Pignatelli | Make up artist: Marina Ferro Make Up
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