Bonus matrimonio 2023: che cos'è e come richiederlo

Scoprite di cosa si tratta e quali sono state le ultime proposte del Governo in materia di fondi e contributi agli sposi

Bonus matrimonio 2023: che cos'è e come richiederlo
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Se siete pratici di burocrazia e leggi e relativamente informati probabilmente saprete che lo Stato, già da diversi anni, mette a disposizione dei fondi per far fronte alle spese legate all’organizzazione del matrimonio. Questi fondi, che hanno cambiato nome nel corso degli anni, all’origine erano contributi pensati per alleggerire gli sposi dal carico delle spese legate all’organizzazione del matrimonio.

Indice:

  1. Bonus matrimonio 2023: che cos’è e in cosa consiste
  2. Chi può chiedere il bonus matrimonio 2023?
  3. Come richiedere il bonus matrimonio 2023?
  4. Cos’è l’assegno congedo matrimoniale?

Bonus matrimonio

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Ma con l’arrivo della Pandemia e la profonda crisi del settore a causa del Covid, questi fondi furono destinati alle aziende del settore del wedding invece che agli sposi. Lo scorso anno si attendeva di nuovo l’introduzione del bonus matrimonio 2022 e del bonus sposi 2022, ma purtroppo non è arrivato.

Quest’anno invece le cose sembrano tornare alla loro origine e pare che l’agevolazione sia di nuovo destinata alle coppie di sposi in procinto di sposarsi. Ma vediamo insieme come funziona, di cosa si tratta e quali sono i requisiti per richiedere questo Bonus Matrimonio 2023.

1. Bonus matrimonio 2023: che cos’è e in cosa consiste

Il bonus matrimonio 2023 è la proposta di legge presentata alla Camera nel mese di Novembre da cinque deputatati della Lega. Inizialmente era rivolto soltanto alle giovani coppie che intendevano sposarsi con rito religioso, ma questa decisione ha sollevato un polverone e quindi in un secondo momento è stato esteso anche a ai matrimoni civili.

Ma in cosa consiste? vediamolo insieme.

Per i futuri sposi sarà possibile ottenere una detrazione lorda del 20% su un tetto massimo di 20.000 euro per l’organizzazione del matrimonio, su un periodo massimo di 5 anni.

È importante sottolineare che le fatture presentate possono essere solo 5 e devono essere comprese in questa lista di categorie:

  • Acquisto di abiti e accessori per la cerimonia
  • Allestimenti floreali
  • Acconciatura e make-up
  • Bomboniere
  • Partecipazioni
  • Noleggio auto per la cerimonia
  • Affitto di sale e location per la cerimonia e il ricevimento
  • Servizi di catering e ristorazione (per un massimo di 700€)
  • Shooting fotografico e riprese video
  • Servizio di wedding planner
  • Fedi nuziali
  • Servizi di animazione e intrattenimento
  • Viaggio di nozze (per un massimo di 700€)

2. Chi può chiedere il bonus matrimonio 2023? 

Anche se ancora non ci sono informazioni ufficiali, questi dovrebbero essere i requisiti per poter accedere al Bonus:

  • Avere un’età inferiore ai 35 anni
  • Avere un reddito ISEE, relativo al nucleo familiare, non superiore a 23.000 o non superiore a 11.500 euro a persona
  • Essere in possesso della cittadinanza italiana da almeno dieci anni
  • Dimostrare con documenti ufficiali l’avvenuta celebrazione del matrimonio
  • Che il matrimonio sia stato celebrato in Italia
  • Documentazione che attesti la spesa (le spese devono essere state effettuate in Italia)

Il bonus matrimonio 2023 per ora è stato approvato ufficialmente solo dalla Regione Lazio e può quindi essere richesto solamente dagli sposi che vivono in questa Regione, dal 1 gennaio al 31 dicembre 2023.

Salvarebonus matrimonio
Credit : Unsplash – Bantersnaps

3. Come richiedere il Bonus matrimonio 2023

Bisogna precisare che questa proposta non è ancora stata approvata e Palazzo Chigi ha sottolineato che si tratta di una iniziativa parlamentare e non di Governo, prendendone in qualche modo le distanze, quindi ancora non esistono dati certi e nessun riferimento alle procedure per richiederlo. Vi terremo comunque aggiornati in merito ad eventuali novità.

Rispetto al Bonus si è pronunciata Debora Cavalieri, professionista del settore wedding che ci fa sapere la sua opinione in merito: “Personalmente credo sia un ottimo incentivo per le coppie che coraggiosamente si apprestano a sposarsi dopo gli anni che ci lasciamo alle spalle”. Già da qualche mese la proposta è sul tavolo del governo, attendiamo davvero che possa diventare realtà.

Della stessa opinione era Marco Piovani, fondatore e wedding planner di Dab Wedding Events che ci diceva: “Ci auguriamo vivamente che il bonus diventi realtà a breve. Sarebbe un segnale positivo e un incentivo importante per le coppie.”

4. Cos’è l’assegno congedo matrimoniale?

In attesa che il Bonus Matrimonio venga approvato in sede di Governo, vi ricordiamo che esiste un altro contributo, diverso dal Bonus Matrimonio, ma sempre a vantaggio degli sposi che intendano convolare a nozze è un contributo erogato dall’INPS e fruibile dai lavoratori e conosciuto con il nome di assegno per congedo matrimoniale. L’assegno per congedo matrimoniale è un aiuto economico messo a disposizione di lavoratori in possesso di specifici requisiti, che celebrano le proprie nozze con rito civile o concordatario o unione civile. Viene concesso, infatti, in occasione di un congedo straordinario per matrimonio, fruito entro entro 30 giorni dalle nozze. Leggi il nostro articolo sul congedo matrimoniale per sapere bene di cosa si tratta e quali sono i requisiti per richiederlo.

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