Superata la scalea che dal cancello d'ingresso conduce alla villa, si incontrano una serie ininterrotta di sale di una certa eleganza, disposte su tre piani collegati tra loro da uno scalone monumentale, decorato da un bronzo di Auguste Rodin. Il salone da pranzo, con volta ribassata sorretta da sedici colonne marmoree in stile neoclassico, è decorato da pitture monocrome di Giocondo Albertolli, autore anche di alcuni bellissimi affreschi conservati nella sala della musica dove Bellini era solito esibirsi davanti ad amici e conoscenti. Sul soffitto spiccano alcuni affreschi di Andrea Appiani che per questa villa realizzò anche una splendida Madonna col bambino nel 1790.
La biblioteca contiene tremila volumi, fra i quali alcuni libri rari, codici in pergamena e una pregevole raccolta di storie italiche.
Il parco all'italiana che circonda la villa fu costruito a terrazze digradanti verso il lago collegate fra loro mediante scaloni in pietra impreziositi da statue e grandi vasi. Le terrazze furono sistemate ad aiuole regolari secondo la tradizione del giardino all'italiana con vasche, fontane e giochi d'acqua. Di tanto in tanto il parco si apre su balconate e belvedere da dove la vista spazia su tutto lo specchio di lago antistante. La vegetazione è particolarmente rigogliosa: grandi piante secolari, fra cui alcuni splendidi ulivi, si alternano alla tipica "macchia" lacustre. Già nel 1863, l'Amati osservava che il parco possedeva una bella varietà di piantagioni, superbi annosi cipressi, ricche cedriere, vaghi boschetti di camelie, eleganti fontane e grandiosi sotterranei".
Accanto a questa vegetazione lussureggiante crescono oggi rose e orchidee.