Passano gli anni, cambiano le generazioni e anche la fotografia di matrimonio si evolve; si impongono nuovi stili più amati dai Millennial e oggi ci chiediamo se l’album di nozze perfetto non sia il risultato di una combinazione di questi. Abbiamo fatto una lunga chiacchierata con Emiliano Russo, un professionista del settore secondo il quale la fotografia di matrimonio non è legata esclusivamente ad un solo genere, ma è un’esperienza creativa che ha tra le varie finalità anche quella di esprimere o meglio “rappresentare” un frammento importante della personalità di coppia..
‘Non è natural pose, non è fotogiornalismo, preferisco andare oltre queste definizioni’. Negli scatti di un matrimonio c’è la coscienza di essere fotografati, ma non la finzione che il fotografo non esista, al contrario è presente e ha un ruolo ben definito. Secondo Emiliano ci sono momenti in cui il fotografo riprende quello che accade, quando ‘quasi’ ci si dimentica di essere fotografati, quando è quasi reportage. Poi ci sono attimi dedicati alla posa ma mai in modo schematico, meglio evitare i movimenti plastici e preferire quelli spontanei, perché esprimono le emozioni vere del soggetto. ‘Non dico alla sposa come impostare le mani, dove indirizzare lo sguardo… Il risultato è che non c’è traccia di pose inusuali, le emozioni traspirano dalle mie fotografie che non sono mai strandard’.
Lo stile di Emiliano è molto riconoscibile, ricorda la pittura tardoromanica con i suoi chiaroscuri curati, le atmosfere evocative e quasi surreali; il risultato sono immagini fuori dal tempo in cui ‘è difficile capire in che anno ci si trova; regna un’atmosfera eterea e misteriosa, una velata sensualità senza eccessi’. Secondo Emiliano Russo la post-produzione oggi è fondamentale, ‘è la camera oscura moderna’; in questa fase preferisce fare un uso non standardizzato dei filtri e applicare ad ogni immagine luci e colori adatti, senza omologare il tutto in un album forzato. Predilige il low key, nei cui contorni c’è un chiaroscuro che aggiunge mistero, romanticismo e drammaticità, comunicando la gamma di emozioni che vuole restituire.
L’intento finale di Emiliano è sempre quello di esprimere la personalità della coppia, vuole che siano gli sposi stessi i narratori della loro storia d’amore, mentre lui traduce ed interpreta le emozioni, così che lo scatto finale è una costruzione, ‘non il prodotto del mio occhio soltanto ma di ciò che gli sposi vogliono mostrami’. Per questo è fondamentale la comunicazione, la coppia si deve fidare ciecamente del fotografo per lasciarsi andare e usare espressioni veritiere.
Il canale di comunicazione di Emiliano è il proprio il suo portfolio, con il quale raggiunge i clienti vicini al suo modo di essere e di fotografare che ricerca l’emotività nella coppia, negli sguardi e nel contorno del loro amore: ‘chi si rivolge a me chiede un matrimonio fuori dal tempo, un racconto di emozioni e non di fatti’.
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