Nato nel cuore antico di Verona, da una famiglia incline all'arte, frequento il liceo Artistico e l'Accademia di Belle Arti, divertendomi tantissimo e approfondendo soprattutto il disegno e la pittura, per i quali era evidente una mia naturale predisposizione. Mi appassiono anche alla fotografia e quando un amico, noto Hair Stylist, mi chiese di fare qualche scatto per il suo matrimonio, accettai la sfida.
Istintivamente, forse per non risultare invadente, evitai ogni posa e ogni standardizzazione, fotografando la giornata come fosse una ripresa giornalistica, un reportage. Il risultato fu sorprendente! Altri amici, e poi amici di amici, iniziarono a richiedermi lo stesso tipo di riprese che, oltre a risultare più spontanee e naturalmente glamour, avevano anche il vantaggio di non stressare sposi e invitati.
Avevo involontariamente rivoluzionato la fotografia di matrimonio, valorizzando la visione dinamica e artistica di un genere fotografico che a quei tempi era commerciale e svilito. L'influenza della pittura mi portava a cercare continuamente la complicità della luce per disegnare le forme, come avevo imparato nelle lunghe sessioni di disegno anatomico. Ma la fotografia mi lanciava una sfida in più: riuscire a fermare il movimento nell'istante della sua migliore espressione estetica ed espressiva, come nei gesti più femminili e seducenti della sposa o negli sguardi rubati in chiesa tra gli invitati. Cristallizzare il tempo nell'istante più significativo, più intenso, cogliere l'essenza di un soggetto in un ritratto, questo è quello che ancora oggi mi affascina quando fotografo persone. Dopo la fotografia di cerimonia, affronto quindi anche la ritrattistica, e supportato da stage all'estero, approfondisco sempre più anche lo still life e la fotografia aziendale, che diventa parte importante del mio lavoro.