Grazie alla mia passione, le idee semplici si trasformano in immagini piene di emozioni. Adoro come una singola immagine possa cambiare l'umore di una persona, passando da un'emozione all'altra in pochi
secondi. Mi piace fare semplici foto ma significative, lavorando con pochissimo materiale e molta creatività.
Il perfetto mix tra reportage e posa, è quello che mi piace definire "posa emotiva". Amo raccontare storie attraverso la mia macchina fotografica ed è questo il motivo per cui in ogni matrimonio la mia missione consiste nel descrivere una storia d'amore in modo personale e unico, lasciando che gli eventi fluiscano naturalmente. Amo curare ogni dettaglio per dare spazio al racconto della giornata.
Ad oggi Pasquale Minniti si conferma nelle classifiche dei migliori Fotografi di matrimonio al mondo, ricevendo diversi premi tra i più ambiti, come il Fearless e gli ISPWP, tra i concorsi più difficili che ha visto Pasquale classificarsi nel 2017 tra i primi dodici fotografi al mondo. Tra i tantissimi riconoscimenti spiccano diversi premi al WPPI di Las Vegas e fotografo dell’anno nel 2017 in Masters Of Italian Weddind
Phographer. Grazie a questi riconoscimenti le sue foto sono state pubblicate in riviste mondiali, tra i quali, Huffpost, The Sun, BBC, Daily Mail, Daily Mirror. Oltre ad esercitare il proprio lavoro in tutto il territorio
nazionale, ha realizzato diversi servizi Internazionali in luoghi come Parigi, Dubai, Berlino, Barcellona, Zurigo, New Delhi in India.
Nel 2018 risulta essere tra i primi 3 fotografi al mondo in diversi concorsi internazionali, iniziando anche la carriera e lo studio del fotogiornalismo e della street photography, realizzando un progetto in India sulla donna e su questo fantastico paese. Continuerà lo sviluppo di questo genere di stile, realizzando progetti che lo vedranno immortalare culture e paesi nel mondo.
- Il succo del successo?
- “Non credo che il successo sia basato sul fatto di scattare una bella foto ma sulla capacità di scattare foto
che possano raccontare una storia e che possano ricordarci le emozioni anche dopo anni”.